Immagine di sé o amore per se stessi

Immagine di sé o amore per se stessi?

Come vivono gli adolescenti in un mondo centrato sull’immagine?

Nell’ultimo incontro del Gruppo Adolescenti BAR (Benessere Autostima relazioni) che sto portando avanti sono emerse domande e riflessioni che parlano, a mio avviso, di quell’ansia sociale sempre più diffusa (non solo fra i giovani!). Ne voglio condividere alcune:

  • Come posso essere me stesso, sentirmi a mio agio, se avverto una pressione pazzesca provenire dai social, dai media, dagli altri?
  • Guardo gli altri e mi sembrano tutti perfetti, bravi, sicuri di sé.
  • Però mi sono stancato di essere sempre quello che gli altri si aspettano da me… però ho paura di restare solo.

In effetti vivere con una (eccessiva) attenzione alla propria immagine sociale, crea una prigione, ci costringe a mettere una corazza per proteggere le nostre parti vulnerabili mostrando solo il nostro meglio o quello che reputiamo sarà accettato. Si finisce così, in definitiva, a recitare una parte… di sè. Quella che si pensa piacerà agli altri. Oppure, in altri casi, ci si chiude, si rimane in disparte, invisibili, come una comparsa.

Siamo sempre sul teatro della vita, ma oggi più che mai, secondo me, non riusciamo a conoscere la persona dietro il personaggio.

Pensa soltanto alla scelta dell’immagine del tuo profilo social. Con quanta cura (apprensione) un giovane l’avrà selezionata, anzi creata. Sì, perché dopo un servizio fotografico di 300 autoscatti , è necessario un piccolo ritocchino per dargli un tono o rimuovere quell’inevitabile difetto.

Che impatto ha questo, esteso poi ad ogni altro possibile contesto, sulla nostra mente?

In particolare, un giovane che ancora sta costruendo la propria identità, come vive tutte le situazioni in cui non può esercitare un controllo sulla propria immagine?preoccupati della propria immagine o per amor proprio?

Attenzione, l’immagine non è solo estetica. È una rappresentazione di noi stessi. Un altro esempio che ho portato al gruppo è il seguente. Ti iscriverti in palestra, ti dici, per stare in forma. Il punto è: quanto investi di te stesso, quanto ci dai dentro per conseguire il benessere personale e quanto per raggiungere prestazione, risultato (estetico, funzionale)? Il modo in cui vivi questa esperienza, è una forma di amore verso te stesso o verso l’immagine di te stesso socialmente apprezzabile/accettabile?

Non fraintendermi: noi siamo animali sociali, per dirla con Aristotele. Nell’agire in società teniamo conto delle norme, valori, abitudini prima di agire. Sul posto di lavoro non tieni lo stesso abito di quando ti trovi in casa, o entri in un luogo di culto, o partecipi a una cerimonia. Quindi, adattare il comportamento al contesto sociale, è un’operazione intelligente, adattativa, per l’appunto.

Ma quanto più nella vita di ogni giorno e in ogni ambito sentiamo di dover atteggiarci e di compiere scelte per timore del giudizio altrui o di non essere all’altezza, tanto più ci sentiremo schiacciati, in ansia e a  rischio di sentirci inadeguati.

Personalmente non mi stupisco di questo malessere dei giovani. Mi sembra che ci troviamo in una società in cui siamo tanto, troppo preoccupati di cosa gli altri penseranno di noi.

C’è chi posta una foto di un celebre calciatore su un social pur non interessandosene affatto solo per potersi sentire incluso, non diverso.

E noi adulti che esempio diamo? Perché sento il bisogno di postare la foto della torta che ho appena sfornato, o di fare sapere agli altri che cena ho preparato e con chi ero? (E mentre medito, creo, condivido il post non sono magari attento e presente alla persona in carne ed ossa che ho di fronte).

Chissà in quanti stanno recitando o reprimendo una parte per timore di non sentirsi accettati!

Forse l’umanità si è persa un po’ troppo nel curare “l’immagine di sè anziché l’amore per se stessi”.

Ma sei proprio sicuro che se iniziassi a esprimerti, a compiere scelte in linea con quello che senti, rimarresti da solo? Io sono convinto che molto probabilmente perderesti  l’approvazione di qualcuno. Tuttavia, sono altrettanto convinto che ti troveresti intorno persone che percepirebbero la tua unicità, la tua autenticità (ciò che qualcuno chiama “carisma”), molto probabilmente ne rimarrebbero affascinate o quantomeno si sentirebbero in sintonia con te che agisci e ti esprimi in maniera trasparente.

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